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LEGGI L'ULTIMO AGGIORNAMENTO →Elia Caprile si è presentato al Cagliari con la sincerità di chi ha vissuto, deciso e voltato pagina. In conferenza stampa ha parlato del suo passato al Napoli come di una parentesi felice, ma voluta breve: “Ho puntato i piedi per andarmene, loro non mi hanno spinto. È stata una mia scelta”. Parole che non lasciano spazio ai fraintendimenti.
Caprile non si nasconde: vuole essere un riferimento in campo, migliorarsi con lo staff tecnico e contribuire alla salvezza del Cagliari. La Nazionale? “Non è un obiettivo, è un sogno. Gli altri sono più forti, io devo lavorare tanto”. Umiltà e consapevolezza, roba rara.
Ringrazia il Cagliari per aver creduto in lui, si dice entusiasta del gruppo e del lavoro con mister Bucci. E su Napoli? Solo parole positive, ma con un punto fermo: “Ho scelto io di andare via”. Nessun rimpianto, solo gratitudine.
Caprile non cerca alibi, non si aggrappa ai ricordi. È uno che ha deciso di giocare, non di aspettare. E in un calcio pieno di mezze verità, uno che parla chiaro è già un titolare.
Fabio Pisacane non ha perso tempo. Alla guida del Cagliari, ha subito tracciato una rotta chiara: spazio ai giovani, fiducia nel vivaio, e idee fresche per affrontare la Serie A. Non è solo una scelta tecnica, è una dichiarazione d’identità.
- Alessandro Vinciguerra, attaccante rapido e intelligente, potrebbe essere l’arma in più per dare profondità all’attacco.
- Joseph Liteta, centrocampista dinamico, è il tipo di giocatore che può dare equilibrio e ritmo alla manovra.
- Riyad Idrissi, esterno offensivo, ha già mostrato spunti interessanti e potrebbe essere il jolly tattico per cambiare volto alla squadra a partita in corso.
Pisacane non si limita a parlare di giovani, li mette in campo. E questo, nel calcio di oggi, è già rivoluzione. Se Vinciguerra, Liteta e Idrissi sapranno cogliere l’occasione, il Cagliari non avrà solo una squadra più giovane, ma anche più affamata. Il futuro? È già iniziato. E porta la firma di chi ha il coraggio di rischiare.
Intervista a Stefano, 44 anni di passione rossoblù.
Leggi tuttoNon sono il solito giornalista. Qui trovi voci dirette, numeri che nessuno guarda e forse pure qualche bestemmia (solo se perdo con la Roma). Seguimi per analisi senza filtri e retroscena esclusivi.